Il “Concerto in quintetto” propone brani scritti per il cinema, per il teatro, per concerto, appositamente rivisitati, riarrangiati da Nicola Piovani in versione da piccolo gruppo di solisti, fra i quali spicca innanzitutto il ruolo del pianoforte, suonato dall’autore. Rispetto ai concerti di ampio organico orchestrale, il “Concerto in quintetto” è anche una riflessione più intima e flessibile, un concerto che molto punta sulla cantabilità dei singoli strumenti – il sassofono, il violoncello, la fisarmonica – ma anche sulla duttilità ritmica di un organico agile, che permette all’invenzione solistica di rivelare lati nascosti fra le pieghe di partiture destinate all’origine a un repertorio corale, collettivo.